La Fontana dei Papi, costruita nel 1727 dal marchese Livio De Carolis, si trova vicino all'ingresso del paese lungo la vecchia strada Marittima. De Carolis, originario di Pofi, divenne signore di Prossedi per vent'anni grazie al suo successo come esclusivo appaltatore della tassa sul macinato nelle provincie di Marittima e Campagna. Questo gli consentì di accumulare ricchezza e di ottenere il titolo di "patrizio romano e marchese di Prossedi" da Papa Benedetto XIII.
La monumentale fontana ricorda la visita del Papa Benedetto XIII a Prossedi. Il 23 maggio 1727, il gruppo che accompagnava il pontefice partì da Frosinone e attraversò una strada inizialmente impervia. Tuttavia, grazie ai lavori del marchese De Carolis, la strada fu resa più agevole quando il gruppo raggiunse Prossedi. Il pontefice si fermò nella chiesa di Sant'Agata, benedì la popolazione e passò davanti alla monumentale fontana eretta per commemorare l'evento.
La fontana è composta da una vasta vasca adiacente a una struttura marmorea con un'iscrizione tra due paraste. La parte superiore si curva per incorniciare tre stemmi: quello papale di Benedetto XIII al centro, lo stemma vescovile di M.P. de Carolis a sinistra e lo stemma del marchese L. de Carolis a destra, purtroppo disperso nel XVIII secolo. Due vasche più piccole furono successivamente aggiunte alla vasca rettangolare, utilizzata per lavare i panni e come abbeveratoio. Le paraste laterali sostengono due sfere marmoree che completano la composizione. Un'ampia epigrafe è collocata al centro, circondata da una complessa modanatura da cui fuoriesce la cannella principale per l'acqua alla vasca principale.